La Pagina Linkedin tra Social Selling ed Employer Branding

Oggi incontriamo Maria Letizia Russo, trainer e consulente LinkedIn e fra i primi 100 esperti di Social Selling in Europa, o forse dovrei dire ri-incontriamo dato che è già stata fra i nostri relatori di Digital Inside. Cos’è il Social Selling lo scopriremo fra poco, intanto se volete conoscerla meglio, ovviamente ecco il suo Profilo LinkedIn. Maria Letizia ci accompagnerà in un viaggio di un’ora, venerdì 15 gennaio dalle 14.30 alle 15.30, nei meandri di LinkedIn, per meglio comprenderne l’utilizzo e i vantaggi di questo social per le Aziende. Il webinar: La Pagina LinkedIn fra Social Selling ed Employer Branding, è gratuito ma l’iscrizione obbligatoria a questo link.
Tu sei ovviamente un’esperta, una consulente e formatrice del mondo LinkedIn, e dico mondo perché è molto di più di un social e qualche post. Ma prima di parlare di LinkedIn mi metto nei panni di un imprenditore, di un’azienda che ha Facebook, ha Instagram e ha LinkedIn: qual è effettivamente il valore differenziante di questo social e perché è lo strumento migliore, se lo è, per fare Employer Branding e Social Selling?
Il primo elemento differenziante di Linkedin è la natura esclusivamente professionale delle informazioni che gli iscritti a Linkedin rivelano nel loro profilo. Su nessun altro social network è possibile indicare così dettagliatamente formazione, esperienze di lavoro, competenze, referenze, progetti, certificazioni e su nessun altro social, il network di ognuno di noi, si aspetta che pubblichiamo esclusivamente contenuti di natura professionale e relativi al nostro lavoro. La natura delle informazioni scritte nei profili e nei contenuti rappresenta il presupposto per il Social Selling e l’Employer Branding.
Esattamente di cosa parliamo? Il Social Selling ha alla base la ricerca di nuovi collegamenti in target con il proprio potenziale cliente, l’interazione e la condivisione di contenuti interessanti, generando fiducia sino a quando il potenziale cliente è pronto all’acquisto. Da questa definizione del Social Selling e dalla natura delle informazioni inserite nei profili Linkedin già si comprende perché Linkedin è il miglior luogo virtuale per il Social Selling. Al tempo stesso, i dipendenti sono su Linkedin con il loro profilo, indicano l’azienda presso cui lavorano e possono essere i migliori ambassador dell’azienda stessa raccontando la loro realtà ed esperienza di lavoro proprio sul social in cui il mondo del lavoro è protagonista.
In questo webinar parlerai di pubblico di riferimento distinguendo fra dipendenti e talenti vs clienti, prospects e lead. È davvero possibile comunicare contemporaneamente ed efficacemente con due target che stanno agli antipodi del processo produttivo aziendale, e come?
La pagina Linkedin è lo strumento social della comunicazione aziendale nel B2B ed è normale per le aziende comunicare ai pubblici presenti sulla piattaforma. Ciò che conta è avere ben chiaro l’obiettivo della comunicazione, laddove l’azienda intende attrarre nuovi dipendenti utilizzerà strategie di Employer Branding, laddove intende attrarre clienti utilizzerà strategie di Social Selling, quando parliamo di strategie e di comunicazione dobbiamo certamente valutare i contenuti da pubblicare per attrarre i diversi pubblici.
I contenuti a loro volta dovranno tener conto di cosa e come comunicare in base a quale pubblico si intende raggiungere, la convivenza di pubblici diversi nella comunicazione dell’azienda attraverso la pagina Linkedin è possibile in quanto tali pubblici non sono antagonisti essendo l’obiettivo dell’azienda nei loro confronti diverso.
L’ultima domanda che ti faccio riguarda ovviamente il contenuto: post, note, commenti, suggerimenti, un novizio potrebbe avere il blocco dello scrittore e paralizzarsi di fronte alle diverse opportunità, non sapendo mai cos’è giusto fare. C’è un ordine di importanza dei diversi contenuti? E qual è a tuo parere la cosa da cui non si può prescindere quando crea contenuto su LinkedIn?
Su Linkedin quando parliamo di contenuto dobbiamo tener conto che il tema riguarda i post, gli articoli ma anche ciò che ogni utente scrive nel profilo o l’azienda nelle informazioni della pagina. Un contenuto che funzioni su Linkedin, vista la natura del social, è quello che centra l’obiettivo professionale di ognuno di noi, occorre quindi valutare gli obiettivi e quindi il destinatario della comunicazione prima ancora di pubblicare qualsiasi contenuto.
Questa è una regola generale della comunicazione scritta, che permette di raggiungere i risultati desiderati laddove ciò che scriviamo è concepito esattamente perché chi vogliamo lo legga e, sentendosi coinvolto, si rivolga a noi, facendoci raggiungere i nostri obiettivi. Detto semplicemente occorre scrivere sui temi interessanti per i nostri lettori, in sostanza non interessanti per noi ma per il nostro network, a sua volta composto da clienti, lead, prospect. Ciò premesso è facile comprendere che se su Linkedin dovessimo indicare una tipologia di contenuto di successo, dobbiamo prima pensare a chi li leggerà.
Se si tratta di persone che utilizzano Linkedin in ufficio, il video può essere il contenuto giusto a patto che abbia i sottotitoli, perché potrebbero non poter tenere il volume acceso. Un contenuto solo testuale deve avere un incipit interessante per colpire subito chi vede il post nel feed e ne susciti interesse, un post con immagine a sua volta deve rappresentare bene il tema trattato, perché il lettore si focalizzerà su di essa. Non c’è una risposta assoluta sul formato ma di certo il tema deve suscitare interesse e quindi interazioni e deve mantenere incollato al post, per più tempo possibile, chi lo legge, ciò agevola il riconoscimento del contenuto come interessante da parte dell’algoritmo e conseguentemente donerà maggior visibilità al post.
Ringraziando Maria Letizia per la disponibilità e gli spunti interessanti vi do appuntamento a venerdì 15 gennaio dalle 14.30 alle 15.30 per il webinar GRATUITO La Pagina LinkedIn fra Social Selling ed Employer Branding. Iscrizione Obbligatoria.